Lucia Poli alle prese con Schmitt, ci regala una doppia interpretazione al Teatro di Rifredi.
In scena al Teatro di Rifredi di Firenze, fino a domenica 11 dicembre, due toccanti racconti di Eric-Emmanuel Schmitt per la Signora della scena italiana Lucia Poli, impegnata ne L'Intrusa e preceduta da È una bella giornata di pioggia (regia di Angelo Savelli e produzione di Pupi e Fresedde-Teatro di Rifredi).
"Lezioni di felicità": così è stato opportunamente tradotto in italiano il film di Eric-Emmanuel Schmitt "Odette Toulemonde" da cui il regista stesso ha poi scritto, una volta tanto al contrario, il suo omonimo libro di racconti da cui sono tratte "L'intrusa" e "È una bella giornata di pioggia". Unite da una sorta di fil rouge, le due storie vedono protagoniste due donne diverse anche se entrambe eleganti, sofisticate, sempre sorridenti; probabilmente unite dal mal di vivere, da una quotidianità che sembra in bilico sull'orlo della notte, da un avvenire che è tutto dietro alle spalle.
Nella prima la protagonista è una donna insoddisfatta e infelice a causa del suo inguaribile pessimismo; la sua amica di sempre è la depressione, il suo mondo è fatto di fatue speranze. Nella seconda un'anziana signora rischia la follia a causa di una misteriosa intrusa che si aggira nel suo appartamento: una sorta di thriller psicologico dove il crudele gioco sta nel riuscire a scoprire chi è quella vecchia intrusa. Due percorsi umani di due donne non comuni pervasi da quell'eleganza, quell'umorismo e quell'ironia che caratterizzano le doti interpretative di Lucia Poli.
Eric-Emmanuel Schmitt dopo aver visto lo spettacolo ha scritto: “Esistono felici smentite! Lo spettacolo di Angelo Savelli con la straordinaria Lucia Poli, fa parte di quegli shock che ti rimettono in discussione delle certezze. Io credevo di aver ben chiara la differenza tra la scrittura drammatica e quella letteraria, dal momento che, da sempre, le pratico entrambe. A parer mio, alcune storie sono fatte per la scena, altre invece per la pagina scritta. Però, dopo aver visto “L'Intrusa” a Firenze, mi sono accorto che questa separazione non solo non è un muro, ma può addirittura scomparire. Infatti i miei due racconti, "E' una bella giornata di pioggia" e "L'Intrusa", al prezzo di minimi cambiamenti, sono diventati due veri e propri monologhi drammatici, uno rivelandosi più comico di quanto credessi, l'altro più tragico di come lo percepissi. Grazie dunque a questi due fantastici artisti, al tempo stesso vigorosi e sottili, e appassionati dell'animo umano. L'Italia di ieri come quella di oggi continua a nutrire la mia sensibilità”.